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Galeotta fu la sosta al park


di porcoamodomio
06.11.2020    |    624    |    0 9.0
"Era un venerdi pomeriggio, mi apprestavo ad andare a prendere del materiale verso vicenza, imboccata l'autostrada direzione ovest decido di fermarmi al..."
Era un venerdi pomeriggio, mi apprestavo ad andare a prendere del materiale verso vicenza, imboccata l'autostrada direzione ovest decido di fermarmi al vicino park, noto anche su a69 per un luogo di carsex, benchè l'ora pomeridiana e il sole non desse molte possibilità, mi fermai.
Vidi a destra un suv nero con le auto anteriori aperte (due porte due persone pensai), rallentai e vidi al volante una donna corpulenta, il mio cazzo vibrò, in 5 secondi era duro.
Mi fermai spensi l'auto, faceva caldo e il cazzo era duro, mi sistemai per far vedere che avevo un'erezione imponente e scesi dall'auto per togliermi il giubbino, con fare vistoso e lentamente sperando che la signora al volante mi notasse.
Che al suo fianco ci fosse un uomo poco mi interessava, se la donna voleva poteva, infatti lei scese dall'auto, per sistemarsi la blusa, era alta imponente, una milf truccata vistosamente, andai verso di lei e notai che mi guardava il cazzo.
Mi avvicinai e la sua mano passò subito al controllo tattile, la zona era però rischiosa, ma lei mi prese per la tasca e mi porto dietro l'auto, si inginocchio e lo prese in bocca, duro era duro, ora era anche grosso.
Ecco che il suo uomo mi disse, "seguici, usciamo alla prossima" sono salito in auto con la cappella col rossetto sopra, tenni il cazzo di fuori tantè non riuscivo a metterlo dentro.
Seguiti uscii a Vicenza est, li seguii nei pressi di un parcheggio sotterraneo. Parcheggiato di diressi verso lo spazio fra il muro e la macchina, la signora scese, nonostante avesse all'apprenza 60 anni, la baciai, le mie mani andarono sulle tette, grosse, dure, rifatte sicuramente, aveva i capezzoli durissimi e grossi.
Cercai la sua fica, la trovai dentro un lago, la feci girare a 90 e senza esitare glielo misi dentro, la montai per almeno mezzora.
Un'auto verso di noi mi fece rallentare, ma lei non volle rallentare la scopata.
Il suo uomo controllò la situazione e continuai a montartarla.
Usci dalla fica e puntai la cappella sul culo, chiaramente non voleva ma non ci fu verso, ero più grande più grosso e strizzatogli il capezzolo gli piantai il cazzo in culo ed entrai, le urla risuonarono per tutto il parcheggio, dopo il terzo urlo che seguiva al terzo colpo le mie palle toccarono la sua fica slabrata.
Le montai il culo e lei sborrai un camion di sperma dentro.
"vieni giorgio puliscimi dalla sborra" io continuai a scoparle il culo e poi tornai dentro la fica per l'ultima spruzzata.
Poi arrivò Giorgio, mi prese il cazzo in bocca da bravo cornuto, mi ripulii per bene e poi prese a leccare la crema calda che le usciva dallo sfintere e colava verso la fica.
Ripresi il viaggio verso Montecchio con le palle svuotate e un bel sorriso in faccia.
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